Ricordi
Passeggiando
sulla riva del mare, può succedere che le onde, lievi e suadenti, ti invitino ad
immergerti e, quasi senza accorgertene, ti spingi al largo, prima camminando
poi con lente bracciate e infine ti abbandoni lasciandoti cullare dal moto marino.
In certi casi, invece, le onde sono spumeggianti e minacciose e, pur mantenendo
il loro fascino misterioso, ti bagnano e ti respingono se ti avvicini troppo.
Così
sono i ricordi, a volte leggeri e delicati, riaffiorano piano piano, altre
volte arrivano improvvisi come maree inaspettate.
Mascherati
da uno stato d’animo indefinito o da un sentimento di nostalgia, lentamente prendono
forma: compare un volto, poi qualche parola, infine la scena si completa e
rivivi l’episodio antico, rinnovando la gioia o la tristezza. Oppure è un
profumo, magari l’aroma di una saponetta verde e torna alla mente tua madre che
dice: «Lavati bene dietro le orecchie». E ti rivedi mentre rigiri contento, il
sapone fra le mani e, soffiando, tenti di fare delle improbabili bolle. Una
foto a volte, anche se sfocata, riporta alla mente il momento esatto in cui è
stata scattata; i discorsi, i sorrisi di quegli attimi, tua cugina che non
vuole mettersi in posa e si gira dall’altra parte, suo padre che la sgrida.
In
braccio alla nonna c’è un bambino, che non sa se ridere o piangere, e quel
bambino sei proprio tu.
Bravooooo!!!! Silvia.
RispondiEliminaGrazie!
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