venerdì 26 luglio 2019

ONDE

Ricordi
Passeggiando sulla riva del mare, può succedere che le onde, lievi e suadenti, ti invitino ad immergerti e, quasi senza accorgertene, ti spingi al largo, prima camminando poi con lente bracciate e infine ti abbandoni lasciandoti cullare dal moto marino. In certi casi, invece, le onde sono spumeggianti e minacciose e, pur mantenendo il loro fascino misterioso, ti bagnano e ti respingono se ti avvicini troppo.
Così sono i ricordi, a volte leggeri e delicati, riaffiorano piano piano, altre volte arrivano improvvisi come maree inaspettate.
Mascherati da uno stato d’animo indefinito o da un sentimento di nostalgia, lentamente prendono forma: compare un volto, poi qualche parola, infine la scena si completa e rivivi l’episodio antico, rinnovando la gioia o la tristezza. Oppure è un profumo, magari l’aroma di una saponetta verde e torna alla mente tua madre che dice: «Lavati bene dietro le orecchie». E ti rivedi mentre rigiri contento, il sapone fra le mani e, soffiando, tenti di fare delle improbabili bolle. Una foto a volte, anche se sfocata, riporta alla mente il momento esatto in cui è stata scattata; i discorsi, i sorrisi di quegli attimi, tua cugina che non vuole mettersi in posa e si gira dall’altra parte, suo padre che la sgrida.
In braccio alla nonna c’è un bambino, che non sa se ridere o piangere, e quel bambino sei proprio tu.



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